Il gioco come strumento di valutazione della Personalità del bambino

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Bisogna sempre usare con prudenza i risultati che emergono dalle interviste effettuate con i bambini, e soprattutto è sempre utile utilizzare accanto ad essa il gioco, o l’intervista mediante il gioco.

È proprio in questo ambito, infatti che il bambino manifesta la sua personalità, sentendo di poter esprimere se stesso, all’interno di una cornice sicura e nell’ambito di una relazione di fiducia con l’altro.

Nel gioco, quindi si possono valutare con maggiore possibilità e precisione, le componenti strutturali della personalità del bambino, la sua organizzazione e i suoi tratti peculiari.

In questo ambito si possono notare, risorse e limiti. Alimentare la resilienza, ma soprattutto evidenziare le difficoltà.

Nel gioco, il bambino in età scolare, veicola informazioni sulle funzioni cognitive, il funzionamento affettivo, le rappresentazioni del Sé, la capacità attentiva e di osservazioni. Si può, inoltre, osservare l’empatia (attraverso le interazioni con l’altro).

Il questa prospettiva il gioco, proprio per la sua natura dialogica e simbolica, mette in luce le dimensioni inter-attive, inter-personali, e inter-soggettive del bambino.

Nel gioco si manifestano anche i principali meccanismi di difesa, messi in atto dal bambino, e tramite la “misurazione” di questi si possono evidenziare i tratti, le dimensioni, le caratteristiche e la struttura del sua personalità.

Meccanismi di difesa evoluti e arcaici.

Le difese si evidenziano sia nel comportamento del bambino, sia mediante le sue espressioni di gioco.

I cluster che raccolgono le diverse difese sono 4:

Primo Cluster Area della Normalità

Secondo Cluster Area Nevrotica

Terzo Cluster Area Borderline

Quarto Cluster Area Psicotica.

Di queste aree i meccanismi di difesa sono così distribuiti

Primo Cluster – Adattamento, Anticipazione, Problem Solving, Repressione, Sublimazione, Altruismo, Affiliazione, Identificazione, Humor.

Secondo Cluster – Intellettualizzazione, Razionalizzazione, Isolamento, Annullamento Retroattivo, Negazione, Formazione Reattiva, Rimozione, Proiezione, Introiezione, Regressione, Somatizzazione, Rivolgimento dell’Aggressività verso di Sé, Evitamento.

Terzo Cluster – Diniego, Scissione, Identificazione Proiettiva, Idealizzazione Primitiva, Svalutazione Primitiva, Controllo Onnipotente, Identificazione con l’Aggressore.

Quarto Cluster – Indifferenziazione, Coartazione, Deanimazione, Frammentazione, Smantellamento, Incapsulamento Autistico, Fusione, Congelamento, Ipocondriasi, Rovesciamento dell’Affetto.

Francesco Urbani

urbani@casadinchiostro.it

www.francescourbani.it

www.casadinchiostro.it

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