Appunti per una Fenomenologia Psicoterapeutica #1

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FENOMENOLOGIA intDivisione mente-corpo (Cartesio vs Damasio). Creazione di una divisione fra teoria e pratica (soprattutto nelle terapie ad indirizzo dinamico)
La teoria dominata dal corpo (Istinto – Libido)
La teoria dominata dalla mente (Tutto è intrapsichico)

La pratica clinica (si vivono con il paziente le sue esperienze)
Il paziente non “porta” il suo passato, ma il presente (Si è sempre “comportato” in un certo modo, non solo prima di incontrarci, ma anche adesso)
Dal paziente come “Ente – Oggetto” (teoria) al Soggetto – Essere (Essere nel mondo: Heidegger) (Venire al mondo: Sloterdijk)

La dicotomia tra mente e corpo, portando alla divisione fra teoria e pratica, ha implicato ulteriori conseguenze:
1 – Quando non si sa cosa fare nella stanza di terapia, con un paziente, perché si è in difficoltà, perché non lo si capisce, perché si è presi da “efficientismo”, allora l’attenzione si sposta dalla persona alla teoria (incapacità di “vivere” con il paziente e conseguente distanziamento dall’esperienza presente). Ci si rifugia nella teoria, collocando il paziente allo status di oggetto
2 – Nelle discussioni, rispetto all’attività clinica con i pazienti, assieme ai colleghi, la comunicazione (la scrittura) li riporta a status di oggetti (il racconto della relazione con i paziente diviene un verbale privo di qualsiasi connotazione esperienziale)

L’essere umano fa parte di quel gruppo di persone che ha saputo offuscare da sé la propria quiete.

L’essere umano ha un interno, ed è a sua volta l’interno di un altro interno, come altri fanno parte del suo interno (Contenitori stabili che si contengono e si escludono reciprocamente. Questo è l’Habitat Relazionale)
Il contenitore contiene il contenitore
Il soggetto è il resto instabile di una coppia, la cui metà che è stata tolta non cessa mai di avanzare rivendicazioni su quella rimasta

Nevrosi della Libertà: un soggetto con non può pensarsi come contenuto, limitato, stretto e occupato
In tal modo si aspira ad essere soggetti che “osservano”, “nominano”, “possiedono tutto”, senza però essere a loro volta “contenuti” o “posseduti”

Il soggetto: Contenente: assimila e apprende dagli altri
Il soggetto: Contenitore: “accerchiato” dall’altro

Il soggetto ha contemporaneamente pareti interne e pareti esterne.

L’intimità è l’abisso in ciò che ci è più prossimo
Nausea da “eccesso di dolcezza” (il primo elemento che si incontra sempre in ogni intimità). L’intelletto ama le cose piccanti e non quelle dolci. (Dolcezza appiccicosa).

Francesco Urbani

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