L’illusione dell’amore: Relazioni di devozione

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legami-di-devozioneLa caratteristica più evidente nelle “Relazioni di Devozione” è il rapporto asimmetrico che lega i componenti fra loro.
Il “devoto” si sente oggetto (piccolo) davanti all’altro (grande), ma si persuade che aderendo a questo tipo di relazione (idealizzata e sbilanciata) si possa elevare fino al livello dell’altro.
Nella realtà pratica, ma soprattutto emotiva, si diviene nei confronti di se stessi, sempre più piccoli (e feriti nella stima di sé).

In queste relazioni tutto si evolve perseguendo l’obiettivo, per cui il soggetto debole mantenga, dentro di sé, l’altro, senza mai perderlo. E senza collocarlo in una posizione, magari più distaccata, dalla quale possa nascere un rapporto paritario. Anche per questo la comunicazione avviene esclusivamente con (e nel) corpo, mai nel linguaggio.

Il soggetto-devoto in un momento iniziale, si “svuota”, cedendo in tal modo qualcosa (molto) di sé all’altro. Successivamente aspira alla fase del “riempimento”, che però non prevede di assorbire l’altro, ma solo d’immergersi nella sua aurea.
Da questi due aspetti, si evidenzia ulteriormente la qualità di asimmetria del rapporto, in cui qualcuno si dona, soltanto per potersi avvicinare (e non per ricevere).

Inoltre, grazie al movimento di “svuotamento” il soggetto-devoto pone l’altro in posizione di soggetto-superiore, e tutto questo solo perché, sentendosi “piccolo e insignificante”, l’aspirazione è quella di “vivere per la vita di un altro”.

Queste relazioni di devozione nascono all’interno di un contesto che le nutre, e che a volte giunge anche ad idealizzarle ed idolatrarle.
Il contesto vive di luce riflessa, e si specchia in questa relazione dove l’amore regna solo come illusione.

A causa dell’asimmetria del legame, dei movimenti tra le persone che non sono fatti di scambi, ma di devozione e supremazia, il corpo è percepito come “meno solido” e ciò lo fa percepire più plastico e mescolabile, fino a giungere al pensiero di “essere assorbiti”.

Francesco Urbani
www.francescourbani.it

Suggestioni Bibliografiche
P. Slotedijk, Sfere I, Raffaello Cortina
P. Sloterdijk, Sfere II, Raffaello Cortina
A. Miller, Il dramma del bambino dotato, Bollati Boringhieri
A. Nin, Diari, Bompiani
J. Benjamin, Legami d’amore, Raffaello Cortina
J. Tanizaki, Morbose fantasie, Feltrinelli

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